"Quando la sofferenza arriva a bussare alla nostra porta, è la parte più profonda di noi che chiede di essere ascoltata”
“Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce”
"Tutti abbiamo la capacità di cambiare, di cambiare anche in modo sostanziale, finché viviamo.” Karen Horney
"Non devi cambiare vita, ma semplicemente imparare a stare bene con te stesso”
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo è caratterizzato da pensieri intrusivi e ripetitivi, e da comportamenti o azioni mentali ripetitivi che causano disagio marcato, fanno consumare tempo, interferiscono significativamente con le normali abitudini e con il funzionamento sociale e lavorativo.
Entro certi limiti siamo tutti un po’ ossessivi e controllanti ma ciò è normale e utile come per esempio controllare il gas quando si esce o accertarsi se si hanno le chiavi di causa o dell’auto, controllare un lavoro per verificare se sia esatto.
Nel disturbo ossessivo compulsivo i pensieri intrusivi (ossessioni) e la ritualità comportamentale (compulsioni) diventano onnipresenti, vincolanti e rendono la vita molto difficile. Sono presenti solitamente pensieri ossessivi: pensieri non voluti, che si presentano alla coscienza insistenti, producono preoccupazioni, fino a diventare “idee fisse”. La mente si sente di continuo violata da pensieri intrusivi spiacevoli, che cerca di esorcizzare con rituali ripetitivi e sfiancanti. I pensieri disturbanti che continuano ostinatamente a ripresentarsi alla mente e che non si riesce a scacciare, possono essere di vario tipo come: venire infettati dai batteri, infettare gli altri, timore di poter fare del male ai propri cari, di non gestire la propria aggressività, essere omosessuali, ripensare a immagini ripugnanti.
Fare o non fare certe cose in un certo modo può limitare molto la vita quotidiana. L’azione compulsiva ( di cui l’esempio più comune è il lavarsi le mani; altri possono essere il contare di continuo serie precise di numero il mettere gli oggetti in un certo ordine) può essere ripetuta all’inverosimile, anche se la persona ne riconosce l’insensatezza: diviene un’attività che consuma tantissimo tempo, anche più ore al giorno per essere assolta. Sono gesti ripetitivi e meccanici, che creano l’illusione di avere nelle proprie mani le redini di certe situazioni; piccoli riti con la funzione psicologica di renderci padrini delle nostre ansie.
LE FOBIE:
La fobia è una paura marcata e persistente, eccessiva rispetto alla situazione o irragionevole; è provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o di una situazione specifica.
Classicamente si distinguono quattro categorie di oggetti o situazioni che possono divenire oggetto di fobie:
-gli animali (insetti, cani, gatti)
-gli ambienti naturali ( altezze, acqua, temporali)
-tutto ciò che ha a che fare con sangue e ferite
-situazioni particolari ( luoghi chiusi, folla, aereo)
La fobia non è per niente razionale e nessun argomento logico può disinnescarla.
Il meccanismo che viene messo in atto è l’evitamento: si evita di avere a che fare con l’oggetto della paura.
Un disturbo fobico sempre più diffuso è la Fobia sociale, cioè la paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali si è esposti a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri. E’ caratterizzata dalla sensazione di essere osservati e perennemente giudicati, dalla paura di essere umiliati, di sentirsi impacciati, da un senso di imbarazzo permanente e invalidante.
L’evento sociale temuto provoca uno stato di forte apprensione anche molti giorni prima .Inoltre l’ansia si manifesta fisicamente , attraverso il rossore, il tremore, il sudore…tutto ciò fa sentire il soggetto maggiormente a disagio, poiché lo esprime a possibili critiche.
La fobia sociale può essere invalidante sul piano del rapporto con gli altri, interferendo con le attività lavorative, scolastiche, relazionali, fino alla totale chiusura in se stessi e al ritiro dalla società.
A volte alcune fobie semplici possono arrivare a un’intensità tale da influire in modo significativo sulla qualità della vita, portando a evitare in modo persistente luoghi o contesti in cui potrebbe presentarsi lo stimolo fobico innescando una pericolosa spirale d’ ansia. In tali casi è bene chiedere aiuto e curarsi.